Affrontiamo il sovrappeso in terapia.
Maddalena ha vent’anni studia all’università proprio ciò che le piace e lo fa con profitto ma è molto ansiosa, ogni esame per lei è un tormento, non ha fiducia in se stessa, teme il giudizio altrui, dopo essere uscita con gli amici pensa a lungo ad ogni parola detta per paura di aver sbagliato qualcosa, la sera a volte ha attacchi di pianto, questo senso di disagio che spesso la attanaglia trova conforto nel cibo. Maddalena conosce tutto sulla sana alimentazione, ha letto molti libri, ha consultato nutrizioniste, tuttavia non riesce a seguire la teoria, mangia in modo disordinato soprattutto cibi dolci.
Finalmente ha deciso di venire in terapia dopo due anni in cui aveva provato ad agire sul problema solo agendo sul versante alimentare, insieme abbiamo optato per un approccio psicodinamico andando a lavorare sui traumi infantili, sul rapporto genitoriale, sullo sviluppo della sua personalità, andando a rafforzare la sua consapevolezza di sè, il percorso ha richiesto in questo caso specifico sette mesi di lavoro, al termine dei quali Maddalena ha ripreso in mano la sua vita con più gioia, riacquisendo il controllo dei propri comportamenti alimentari e acquisendo più sicurezza nei rapporti interpersonali.