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gli articoli della dottoressa

Alle porte del cielo e dell’inferno

Gloria Polo è un medico, una donna che non aveva mai avuto particolare interesse per la vita spirituale, nel 1993 fu colpita da un fulmine e tutti gli organi interni furono carbonizzati, non intendevano procedere alla rianimazione era stata data per morta, grazie ad un miracolo si riebbe e contro ogni previsione possibile l’anno dopo ebbe un bambino, da allora gira il mondo per testimoniare la sua incredibile esperienza di pre-morte e questo libro ne è la sintesi. Conserva come prova tutte le cartelle mediche dell’epoca sul reale stato dei suoi organi al momento dell’incidente.

Sono milioni le testimonianze di persone che hanno percepito la propria anima staccarsi dal corpo, che hanno visto e sentito cose che dal loro letto di ospedale non avrebbero potuto sapere…che hanno avuto esperienza dell’aldilà e poi sono tornate in corpi miracolosamente guariti. E’ scientificamente provato che chi crede nell’eternità dell’anima è più sereno in questa vita, riesce a dare un senso alle cose che accadono e ad inquadrarle all’interno della cornice del suo credo spirituale.

Milioni di farfalle

Questo testo narra la vera storia di un famoso neurologo americano che non credeva alla possibilità di una vita dopo la morte e a cui invece, una volta in coma, sono accadute cose inspiegabili. E’ un libro che non fa riferimento a nessuna specifica religione, la sua forza sta nel fatto che sia stato scritto da un medico che conosce a fondo il funzionamento del cervello e che mai avrebbe creduto possibili le cose che gli sono accadute. Sono molti e bellissimi i libri che narrano di esperienze di premorte, spesso i racconti si somigliano, narrano di coscienze estese…di luce viva…di posti meravigliosi, di un Dio d’amore incondizionato, di incontri…e molti scienziati hanno cominciato a raccogliere e a studiare queste storie affascinanti e inspiegabili che sono in grado di dare un senso più ampio alle cose che accadono. Anche Anita Moorjani ne ha scritto uno molto bello sulla sua esperienza dal titolo “Morendo ho ritrovato me stessa” con la prefazione di Wayne Dyer. Anita dopo questa esperienza ha compreso perchè si era ammalata di cancro.

Che cos’è l’amore. Non fidarti dell’istinto in amore.

Martina giunge in terapia completamente sconvolta, ha una relazione da tre anni con Matteo un uomo di vent’anni più grande di lei, la storia tra loro non è felice ma lei non riesce a lasciarlo. Matteo è un libero professionista molto affermato in campo artistico e Martina avrebbe voluto apprendere da lui tale arte ma Matteo è molto geloso dei suoi segreti e non le ha insegnato nulla..anzi la sminuisce di continuo, la umilia non fa che decantare quanto lui alla sua età fosse performante, Matteo la relega a ruoli secondari, non le dà attenzioni e sfoga con urla e lancio di oggetti le frustrazioni della sua giornata.

Cerco con Martina di capire cosa ami di lui facendo domande mirate e la risposta è sempre “no”. “Ti coccola?, Ti stimola culturalmente? Ti conivolge nelle sue uscite con gli amici? Ti dice cosa apprezza di te?…Le domande sono tante ma la risposta è sempre “no”. Ora ciò che è importante capire è perchè Martina sente il bisogno di stare con quest’uomo che la fa sentire una nullità, che la relega nei suoi ritagli di tempo, che non la coinvolge nelle sue relazioni sociali. L’istinto la spinge verso di lui, lei si sente innamorata di lui. La risposta sta in una coazione a ripetere, c’è stata nel passato di Martina una relazione che non è andata a buon fine e che il suo inconscio la spinge a ripetere affinchè abbia finalmente un esito diverso, una relazione tra lei e la madre, tra lei ed il padre, oppure una relazione che i genitori di Martina avevano tra loro o con altri significativi…un tipo di relazione che l’inconscio di Martina vuole capire vuole dominare…vuole risolvere, dunque Martina non è davvero innamorata di quest’uomo ma quest’uomo è solo un mezzo per risolvere altro. Nel caso specifico abbiamo individuato nella relazione che la madre di Martina ebbe con un uomo che non era il padre, ciò che l’inconscio di Martina voleva comprendere rivivendola, la madre di Martina era fuggita con quest’uomo quando lei aveva solo 11 anni e poi questa relazione si era rivelata distruttiva per la madre proprio per le caratteristiche dell’uomo in questione, caratteristiche molto simili al suo attuale compagno. Rielaborando questo trauma Martina è riuscita a cambiare e ad uscire da questa trappola dell’inconscio.

L’inconscio spesso ci spinge a capire, a ripetere situazioni del passato e il mezzo con cui lo fa è far sentire la persona innamorata di qualcuno che non ha le caratteristiche per farci stare bene, per comprendere se quello che si sta vivendo è vero amore è necessario analizzarlo, bisogna stare attenti a non proiettare sulla persona qualità che non le sono proprie, chiedersi se si tratta solo di attrazione fisica (a volte agisce come una droga), se la persona si comporta in modo irrispettoso con noi, se condivide i nostri valori e progetti di vita, se è equilibrato nel rispetto degli spazi di libertà…se ci si sente dipendenti da questa persona bisogna andare alla ricerca del motivo inconscio che ha fatto scattare tale bisogno.

Vivere 120 anni

Questo testo è davvero molto interessante è un compendio di tutte le ricerche più recenti in fatto di alimentazione, alimentarsi in modo corretto permette di prevenire e far regredire la maggior parte delle malattie. Questo testo consente di avere una panoramica di facile accesso a tutti sui meccanismi biochimici del nostro corpo, tutti i suggerimenti alimentari sono suffragati da materiale scientifico a supporto. I cibi da evitare sono i carboidrati (pane, pasta, pizza, riso,

polenta…ecc..) sono da evitare sia le farine bianche che integrali, le patate ed i legumi.

via libera invece a verdura, frutta, carni, pesci, uova e formaggi stagionati, burro e panna (no a latte, yogurt, formaggi freschi).

Si a noci nocciole mandorle e olio d’oliva, no agli altri oli vegetali.

I pasti consigliati sono i tre pasti principali, non sono contemplate le merende le ragioni di questa scelta sono mirabilmente spiegate sul libro e sul canale you tube life 120.

Consiglio di acquistare questo libro e di provare questo tipo di alimentazione. La giusta alimentazione ed un supporto psicologico possono insieme portare al completo benessere.

Uomini e donne incoerenti in amore

Spesso capita di ricevere in terapia persone che giungono con la motivazione di non credere più nella propria capacità di giudizio. Ci si sente completamente spaesati quando si percepisce di avere sbagliato nel valutare un compagno o una compagna, non ci si fida piu’ di se stessi. Elena in studio appare estremamente sofferente, si chiede come sia possibile che il fidanzato che fino al giorno prima le proclamava il suo amore, l’abbia lasciata, Marco racconta di una compagna che faceva progetti di vacanza insieme e che poi, senza apparente motivo, senza alcun preavviso lo lascia.

Per recuperare la fiducia nelle proprie capacità di valutare gli individui che incontriamo è dunque importante analizzare insieme tutte le fasi del rapporto…possono così emergere comportamenti del compagno a cui non si è dato peso ma che in realtà potevano far presagire il triste epilogo, piccoli episodi che stidevano rispetto all’idea che il paziente si era fatto della propria storia d’amore e che per questo, per bisogno di coerenza (il cervello ha sempre bisogno di coerenza), aveva rimosso o sminuito.

A volte ci si trova dinanzi a persone il cui linguaggio non corrisponde al comportamento, individui molto capaci sul registro verbale, in grado di tessere meravigliose storie d’amore tramite messaggi, in grado di far innamorare creando desiderio, in un sapiente gioco di presenza e assenza, pur tuttavia si tratta di una trama teatrale che non trova riscontro nei comportamenti. Il terapeuta puo’ aiutare a svelare le incoerenze, gli indizi che avrebbero creato allerta se considerati, in modo da recuperare pienamente l’autostima e la fiducia in se stesso del paziente.

 

Perchè proprio a me è capitata questa tragedia?

Da 18 anni ormai ascolto storie di vita e questa frase è quella che sempre ascolto durante la prima seduta. Si possono forse paragonare le tipologie di dolore? Il dolore ha mille facce e ognuna pesa per il paziente nello stesso modo perchè è la sua personale esperienza, tuttavia egli pensa che nessuno sta soffrendo come lui, che gli altri sono tutti più felici e fortunati…che ingiustamente il destino si è accanito contro di lui. Francesca a quarant’anni ha scoperto di avere un tumore al seno, Maria ha visto il marito ammalarsi di una grave patologia psichica, Franco ha sviluppato a cinquant’anni una dipendenza da gioco d’azzardo, Livia dipende dal cibo, Martino dipende dalla cocaina, Debora a soli vent’anni ha visto morire tragicamente la madre…e potremmo continuare ancora ed ancora ad elencare le mille forme di dolore, queste persone sono quelle che gni giorno incontriamo sul lavoro, a scuola, in palestra, sono le persone di cui non sappiamo nulla, sono quelle persone “gli altri” che noi pensiamo essere pienamente felici e fortunate, scopriamo dunque che la vita perfetta non esiste e che ogni essere umano che noi incrociamo ha avuto, ha o avrà la sua dimensione di dolore. E’ importante sapere che non si è soli ad affrontare quel dato disagio ma moltissime persone lo stanno vivendo in questo momento è inoltre importante sentire che qualunque problema si abbia, è possibile risolverlo, c’è la soluzione, anzi spesso ce ne sono molte, pensarlo invece come immenso, pensarlo come una montagna insormontabile ci farà sentire completamente sopraffatti. Il terapeuta può testimoniare la realtà della vita perchè ascolta la parte nascosta della vita delle persone perchè la società oggi non ci permette di condividere apertamente il dolore, il dolore deve essere celato al mondo esterno. Si scopre dunque che la frase “Perchè è accaduto proprio a me” non ha più ragione di essere pronunciata, in terapia possiamo riequilibrare i vari aspetti della vita, possiamo metabolizzare il dolore, possiamo guardare avanti con energia nuova, lasciarci alle spalle la tragedia e ricominciare a vivere.

 

La comunicazione non violenta

Spesso il problema è comunicare su livelli diversi, non ci si comprende perchè non si parla la stessa lingua, non c’è empatia, ossia non ci si mette nei panni dell’altro…cosa sta provando il nostro interlocutore? Perche’ dice cio’ che dice? Qual e’ la sua storia? Imparare questo scambio di ruoli è molto importante per comunicare in maniera efficace, di questo ci parla questo bel testo “Le parole sono finestre oppure muri” . Ci fa ciflettere su come sia utile restituire una parafrasi in cui si riassuma il messaggio del nostro interlocutore in modo che egli si senta ascoltato, capito, “Quindi tu mi stai dicendo che…quindi tu stai provando questa emozione…per questo motivo…”, non si attacca, si dipana l’argomento in tutte le sue sfumature guardandolo con gli occhi del nostro interlocutore e solo dopo ci si prendera’ lo spazio per esporre il proprio punto di vista.

La meditazione del cattolico.

Molte tecniche di terapia utilizzano la meditazione per coltivare uno stato di benessere permanente, vengono consigliate tecniche mediate dalla tradizione orientale scevre dalla componente religiosa, spesso perche’ queste religioni non fanno parte della nostra cultura ma, il credente ed in special modo noi cattolici praticanti, possiamo meditare? La risposta e’ si, anche il cattolicesimo ha una storia di meditazione, vedi i padri del deserto, possiamo meditare dinanzi ad una immagine di Maria, Di Gesu’, dinanzi al Santissimo Sacramento, possiamo meditare su un singolo brano del Vangelo, possiamo recitare le splendide preghiere contenute in questa raccolta “Pregate, pregate, pregate”. La meditazione in questo caso non è utilizzata come mera tecnica di matrice egoistica, per ottenere benessere per se stessi, da soli, senza bisogno di nessuno, ma come mezzo per creare equilibrio tra mente, corpo e spirito, come mezzo di unione a Dio. Il benessere non puo’ prescindere da Dio, di questo è convinto ogni cattolico.

Ricavare ogni giorno almeno mezz’ora di preghiera mattina e sera costituisce un modo di coltivare l’integrazione tra mente, corpo e spirito, di coltivare il proprio personale rapporto con Dio, di svuotare la mente dai pensieri invasivi di ogni giorno e colmarla di tematiche pregne di significato.

Nella nostra societa’ noi  abbiamo messo da parte Dio, sembra che un professionista della salute mentale non possa e non debba parlare di Dio, un terapeuta deve rispettare tutte le religioni ed anche chi non ne professa alcuna ma, è una persona, ed in quanto tale puo’ esporre il proprio credo e, come in questo caso, suggerire a chi si dichiara cattolico di meditare (poichè e’ scientificamente comprovata l’utilita’ di questa tecnica) tornando alla preghiera, recitata lentamente, ad alta voce, comprendendo e scandendo bene le parole ed unendo ad esse tutto l’amore di cui si è capaci.

Recuperare un ricordo-esercizi d’ipnosi

E’ possibile provare a recuperare ricordi perduti utilizzando le tecniche di autoipnosi, dobbiamo per prima cosa fare riferimento ai sensi,  ci sono suoni che hanno notevole potere ipnotico, il suono dell’acqua che scorre, il suono della pioggia scrosciante, il suono delle onde del mare che si riversano sulla spiaggia…ma anche suoni-canzoni specifici del periodo che vogliamo recuperare (esempio una canzone che ascoltavamo da bambini, una ninna nanna, il suono delle campane di una chiesa frequentata da piccoli), ci sono profumi che possono facilitare il recupero dei nostri ricordi, profumi legati al periodo che si desidera recuperare, potrebbero essere profumo di cibi, profumo di fiori-piante, profumi cosmetici, (un mio paziente usava da bambino il borotalco), ci sono oggetti che possono ricordurre la mente al passato, giocattoli, abiti,..è importante toccarli durante l’esercizio.

Consiglio dunque di predisporre in una stanza una serie di stimoli uditivi, tattili, visivi, olfattivi, legati al periodo in cui si collocano quei ricordi che si desidera recuperare, accomodarsi su una poltrona e lasciare che lo sgurdo si posi sugli oggetti in modo libero e solo quando si sentira’ il bisogno di farlo, chiudere gli occhi e immaginare che il corpo e la mente siano liberi da pensieri e tensioni lasciare che la pioggia (se state ascoltando una traccia di pioggia scrosciante) o altra traccia audio, porti via ogni elemento di disturbo da mente e corpo…indi immaginare di salire su un treno che viaggia indietro nel tempo, ogni vagone rappresenta cinque anni della vostra vita, ad ogni vagone vi fermate per rievocare un ricordo o piu’ ricordi legati al periodo in questione, cercando di riviverli con ogni particolare, immergendovi in essi completamente, ricostruendo luoghi, colori, suoni, sensazioni di ognuno, piano piano spostandovi di vagone in vagone sino a gingere a quello in cui desiderate recuperare ricordi perduti …cominciate a vedervi all’eta’ in cui siete nelle varie attivita’ sentitevi di quell’eta’ cominciate piano piano a recuperare delle singole immagini, sostate a lungo, rivedete gli arredi dell’epoca, i volti delle persone che conoscevate, i giochi che facevate, dunque immaginate di essere li’ nel giorno in cui non ricordate, nel luogo dove eravate e immaginate che una porta si apra per mostrare cio’ che è accaduto…tutto l’esercizio deve durare almeno 30-40 minuti…

Ipnosi e trasformazione

Richard Bandler e John Grinder in questo testo ci insegnano come l’ipnosi non sia una pratica rigorosamente confinata nello studio del terapeuta, essa è un modo di comunicare, una tecnica per domare la mente, per migliorare se stessi, i benefici effetti dell’ipnosi si riverberano su tutti gli aspetti della vita. Questo libro insegna a servirsi dell’ipnosi nella vita quotidiana.

I principi della DBT in azione.

Questo testo è rivolto a tutti gli studenti del settore socio assistenziale, gli psicologi gli psicoterapeuti, i medici …

I Sogni

Questo testo tratto dagli scritti di Edgar Cayce è davvero interessante, analizzando i nostri sogni possiamo trarre nuove …

Dipendenza da videogiochi.

Francesco ha 17 anni, da un anno a questa parte passa quasi tutta la sua giornata davanti al computer a giocare ai videogiochi, …